Dopo l'esposizione nel palazzo della Regione
Liguria il 26 giugno la celebre statua torna sui fondali di San Fruttuoso di
Camogli
Appuntamento davanti all'abbazia di San Fruttuoso. Il 26 giugno Cinquant'anni
fa, il 29 agosto del 1954, i sub guidati da Duilio Marcante, portarono a
termine il loro sogno, calando a diciassette metri di profondità, nella baia
di San Fruttuoso di Capodimonte, davanti al promontorio di Portofino, la
statua del Cristo degli Abissi. Un'opera d'arte, scolpita nel bronzo da
Guido Galletti, il più importante scultore italiano del dopoguerra. Quella
giornata storica, salutato già allora come un evento, fece nascere un mito:
quello della statua subacquea più amata e visitata al mondo. Simbolo stesso
del rapporto tra mare e fede religiosa.
Un anno fa, la scultura è stata prelevata dal suo fondale e portata
all'asciutto. Con un'opera senza precedenti, la Regione Liguria, in accordo
con la Soprintendenza per il patrimonio storico e artistico della Liguria,
ha finanziato un accurato restauro. Reso indispensabile dal mezzo secolo di
permanenza in mare e da alcuni incidenti capitati alla statua, il più
clamoroso dei quali fu, nel 2001, il distacco della mano destra provocato da
un pirata del mare, che colpì la scultura con l'ancora. Il restauro è stato
diretto dalla Soprintendenza della Liguria, in collaborazione con l'Istituto
Centrale per il Restauro. La scultura ha dovuto subire tre cicli di
desalinazione, ciascuno di quindici giorni. In sostanza l'opera è stata
sottoposta a una doccia continua programmata per rimuovere lentamente il
sale. Una volta rimosso il sale, è cominciata la vera fase operativa del
restauro, con gli interventi sulla mano recisa mentre un restauratore,
specializzato in manufatti bronzei, ha portato a termine tutte le analisi
per valutare lo stato di salute del Cristo degli Abissi. A differenza del
resto del corpo, interamente coperto da incrostazioni, il volto della statua
risultava completamente libero grazie al continuo tocco dei subacquei che,
se ha impedito la formazione di colonie di alghe e conchiglie, ha anche
levigato il bronzo cancellando i tratti del volto. E' stato anche avviato il
lavoro per il nuovo basamento, a forma di conchiglia, che verrà realizzato a
terra, in cemento armato pozzolanico ed avrà una fondazione ottagonale.
Intanto a Camogli, nello splendido Castello della Dragonara, lo stesso
giorno della ricollocazione, cioè il 26 giugno, s'inaugurerà la mostra sulla
storia del Cristo degli Abissi: si potranno vedere, attraverso varie
postazioni multimediali, interessanti documenti storici.
Fino a metà del mese di giugno, prima del ritorno sui fondali di San
Fruttuoso, il Cristo degli Abissi sarà in mostra nel Palazzo della Regione,
nella centralissima piazza de Ferrari. Un'occasione unica per ammirare
l'icona del mare nel cuore della city. L'esposizione è allestita al piano
terreno del palazzo della Regione.
Campi di Volontariato
Subacqueo 2004
Legambiente,
attraverso i settori Volontariato e Subacqueo, ha creato una rete di
circoli e volontari subacquei sparsi in tutta Italia. In questi la rete
dei subacquei di Legambiente ha effettuato numerose iniziative tese alla
difesa e al recupero di aree particolarmente interessanti dal punto di vista
ambientale,
nonché alla promozione delle Aree
Marine Protette.
Tra queste iniziative spiccano i campi
di volontariato subacqueo che svolgiamo
tutti gli anni in varie località marine
del nostro Paese.
I campi di
volonariato subacqueo propongono a tutti i subacquei la possibilità di
vivere
un'esperienza di
volontariato semplice e unica per i suoi molteplici significati: la
valorizzazione,
la salvaguardia, il
ripristino di ambienti preziosi e soprattutto la voglia di conoscere,
di stare insieme e
insieme rendere migliore un angolo del nostro mondo sommerso.
I campi sono una grande occasione per quanti vogliano svolgere attività
utili e insieme rigeneranti, in luoghi da sogno che meritano di essere
tutelati e ripristinati, a contatto con altri volontari,
mossi dal desiderio di agire, realizzando interventi importanti proprio nei
mesi
in cui l’impatto antropico è maggiore per il flusso turistico.
*Il contributo
indicato per ogni campo è comprensivo di vitto, alloggio, assicurazione,
cinque immersioni
di lavoro, bombola, guida e barca. E’ possibile effettuare ulteriori
immersioni
e affittare
attrezzature per chi ne fosse sprovvisto presso i circoli ed i diving
che forniscono
l’appoggio logistico, a prezzi convenzionati.
Alghero (Ss)
Area
Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana
Al via il campo di
studio, nella nuova Area Marina Protetta di Capo Caccia, per valutare
l'impatto dei subacquei in delicati ambienti marini come le aree marine
protette. Capo Caccia e uno dei tratti di costa più straordinari della
Sardegna, con le sue numerosissime grotte carsiche sommerse si presta molto
bene ad un'indagine di questo tipo. Il lavoro consisterà nell’individuare
alcune grotte a bassa, media e alta fruizione da parte del turismo
subacqueo, stimando il numero di visitatori. Contemporaneamente si dovranno
misurare le bolle d'aria presenti sulle volte per risalire alla superficie
interessata e al volume delle bolle d'aria. Uno studio fotografico e video
documenteranno tutto il lavoro svolto dai volontari.
In una delle isole più belle d’Italia
continua la collaborazione tra Legambiente e la riserva di Lampedusa.
L’isola è completamente brulla e arida ma in questo risiede molto del suo
fascino. La costiera frastagliata e piena di insenature e golfi, il mare è
di un azzurro intensissimo ed ospita pesci di grossa taglia tra cui branchi
di ricciole, cernie, neri diavoli di mare, razze, corvine e grandi polpi.
Ogni tanto qualche pescecane (il più comune è il capochiatto) lascia le
profondità e si avvicina alla costa. La spiaggia è dal 1984 riserva naturale
gestita da Legambiente. Nelle acque dell’isola i volontari subacquei
dovranno, in collaborazione con la riserva e il circolo subacqueo di
Legambiente, effettuare la collocazione delle boe che delimitano i limiti a
mare della riserva e la pulizia dei fondali.
Al via per il secondo anno consecutivo il
campo di volontariato nell’Isola di Licosa. Il campo si sviluppa all’interno
del Parco del Cilento dove si trovano fondali rocciosi e ricchi di fauna,
con estese praterie di posidonia, il che rende tutta la zona particolarmente
interessante per gli appassionati di escursioni subacquee. All’interno del
parco, l’isola di Licosa, luogo del campo, ricchissima di reperti
archeologici di antichi insediamenti risalenti all'XI-X secolo a.c.; Oltre
alle varie specie marine che si riproducono nella zona tra cui delle
bellissime cerniotte e saraghi si incontrano murenarie antiche, resti di un
porto antico di età romana, murature forse appartenenti a una villa romana,
colonne, tombe, che sono sommersi nel tratto di mare fra l’Isola di Licosa e
la vicina e omonima costa. I volontari subacquei saranno impegnati in varie
operazioni di pulizia dei fondali intorno a questa splendida isoletta.
L'area marina protetta delle isole
Tremiti comprende tre isole bellissime: San Nicola, San Domino, Caprara ed
un isolotto (Cretaccio). L'arcipelago si trova a circa 12 miglia marine al
largo della costa settentrionale del Gargano. Ad ulteriori 12 miglia
troviamo anche la quarta isola: Pianosa disabitata e senza vegetazione molto
simile, anche nella forma, a Caprara. La costa delle isole è alta e
rocciosa, di natura calcarea e movimentata dalla presenza di numerose grotte
emerse e sommerse. I fondali si presentano vari e sempre ricchi di piacevoli
sorprese. Poriferi, cnidari, briozoi, colonie di spugne rosse, tunicati ed
attinie, rocce ricoperte da coralligeno di falesia, branchi di pesci
stanziali e pelagici rendono le immersioni in queste acque fra le più belle
del mediterraneo. Le attività che i volontari effettueranno sono indirizzate
a sostegno della riserva marina e presentano una tipologia di lavoro che
prevede la pulizia dei fondali marini della riserva.
DUE NUOVI INGRESSI NELLO STAFF di SCUBASTATION - Un servizio
migliore per i nostri allievi
Con
l'inizio del 2004, lo staff di ScubaStation si completa con due nuovi ingressi.
Si aggiungono a Luca Scampini, già PADI Divemaster attivo la scorsa
stagione, Flavio Dell'Agostino e di Gianluca Prada, due PADI Divemaster,
che da alcuni anni come PADI Rescue Diver prima e allievi Divemaster poi,
partecipano con impegno ad assistere gli istruttori della scuola PADI durante
l'addestramento e si occupano di parte della logistica. Tutti gli allievi che
hanno frequentato i corsi con noi li hanno conosciuti e crediamo apprezzati per
la loro competenza. Molti subacquei brevettati che frequentano il nostro club,
li hanno seguiti in piscina nei loro allenamenti alle immersione e ripasso delle
abilità subacquee. Con la prossima stagione estiva avremo quindi, grazie alla
loro qualifica, anche due nuove guide per le immersioni organizzate nei week-end
al mare. Un caloroso benvenuto quindi da tutto lo staff ScubaStation.
SUB
per L'AMBIENTE - un alleanza per la conservazione dell' ambiente
mediterraneo
Ma parliamo del futuro, delle iniziative per la
consapevolezza del patrimonio naturalistico marino: d'importanza unica, è
l'accordo che accomuna 4 agenzie didattiche che rappresentano il 75/80% delle
certificazioni subacquee in Italia, e due associazioni ambientali con indirizzo
prettamente marino, il progetto "SUB per L'AMBIENTE".
Si tratta di un monitoraggio del Mediterraneo ideato dall'Università di
Bologna, che coinvolge i subacquei ricreativi nella segnalazione degli organismi
marini da loro incontrati durante le immersioni, con il risultato di dare ai
ricercatori numeri di schede di segnalazione in grande quantità che solo il
nostro settore può dare. E' un coinvolgimento alla partecipazione, che è la
motivazione necessaria, per spingere le persone ad andare in acqua, con il senso
civico dal settore più volte dimostrato, ma che ancora non è riconosciuto dai
Media. Ma cosa importante, è la prima volta, e non sarà l'ultima che: NAUI,
PADI, SNSI, SSI, PROJECT AWARE, UNDERWATER LIFE PROJECT, assieme dimostrano che
"l'avversario non è fra noi", ma si nasconde in altri settori.
E'
italiano il record mondiale di apnea lineare sotto i ghiacci
L'impresa è
riuscita a Nicola Brischigiaro e a Silvia Silvia Dal Bon. 100 metri sotto il
ghiaccio lui, 50 metri lei
Aosta, 23
aprile 2002
Due
atleti italiani, Nicola Brischigiaro e Silvia Dal Bon, hanno battuto in Val
d'Aosta il record mondiale di apnea lineare sotto i ghiacci. Cento
metri sotto il ghiaccio senza mai respirare lui, e 50 metri lei: a compiere
questa straordinaria impresa, che li ha portati a superare il record mondiale
maschile e femminile di apnea lineare sotto i ghiacci, sono stati Nicola
Brischigiaro e Silvia Dal Bon, che per l'occasione si sono immersi nel lago
Verney, presso La Thuile in Valle D'Aosta, a quota 2.080. Brischigiaro che vanta
una notevole esperienza in questo settore essendone stato il precursore, ha
realizzato il nuovo record mondiale sperimentale facendosi "tirare" da
un sofisticato "siluro subacqueo" denominato DpV Diver Propulsion
Vehicle. Silvia Dal Bon ha realizzato, invece, il suo primo record in apnea
sotto i ghiacci pinneggiando per 50m lineari. Entrambi hanno deciso di mettere
il loro coraggio al servizio della scienza.
A seguirne le
avventure e' stato infatti un pool di ricercatori dell'Istituto di Fisiologia
Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, della Scuola di Medicina
Subacquea ed Iperbarica dell'Universita' di Chieti e della Fondazione
"Mauro Ficini". "Va considerato - spiega Claudio Passino,
ricercatore dell'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa - che in apnea
si consuma rapidamente ossigeno e si produce invece anidride carbonica in
quantita'. Se a questo aggiungiamo il freddo intensissimo, il corpo umano si
trova ad affrontare una prova estrema che, per i riflessi che determina sul
sistema cardiorespiratorio, ci fornisce importanti elementi di comprensione
della fisiologia umana".
Il nuovo record
dei due apneisti fornira' indicazioni utili anche per lo studio delle embolie e
per la medicina aerospaziale; ma aiutera' anche a capire meglio il profilo
psicologico: "Stare per interminabili minuti con una lastra di ghiaccio
sopra la testa, al freddo e al buio - spiega Nicola Brischigiaro - provoca una
pericolosa sensazione di claustrofobia e richiede dunque un notevole
autocontrollo". L'esperimento e' stato seguito da: Scuola di Medicina
Subacquea ed Iperbarica dell'Universita' di Chieti diretta da P. G. Data
Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa,
nelle persone di C. Passino e M. Emdin in collaborazione con i tecnici Micalizzi,
Bramanti, Rosso. Fondazione "Mauro Ficini" diretta da Silvia Ficini e
da Alberto Chiovelli.
IL
CORPO MACCHINA DELLA
NIKONOS-V ESCE DI PRODUZIONE
Nikon
Corporation smetterà di produrre il corpo di macchina della NIKONOS-V nel
prossimo futuro. I distributori e gli importatori ufficiali Nikon possono
essere contattati per avere i particolari riguardo la tempistica
dell’uscita di produzione.
La clientela che ha favorito le vendite di questa macchina fotografica da
quando è stata introdotta nel 1984, è costituita essenzialmente da
subacquei sportivi e da fotografi subacquei.
Perciò, alla luce dei volumi di vendite relativamente bassi per questo
prodotto di nicchia e in un' epoca di maggiore sensibilità riguardo il
contenimento dei costi, Nikon ha stabilito che non potrebbe continuare a
giustificare il costo e lo sforzo per una produzione specializzata di così
piccole quantità.
Sebbene in Nikon non esitano al momento progetti che riguardano
l’introduzione di nuove apparecchiature fotografiche subacquee,
l’azienda, continuerà a seguire gli sviluppi del mercato delle
apparecchiature fotografiche subacquee di nuova generazione.
Informazionicirca gli obiettivi intercambiabili e gli accessori di NIKONOS-V
Anche se Nikon interromperà la fabbricazione del corpo macchina della
NIKONOS-V, continuerà a fornirne gli accessori, compresi gli obiettivi
intercambiabili, i flash, il complesso macro, ecc., almeno fino alla fine
del 2002. Nel corso del 2002, l' azienda deciderà se continuerà o meno
ad offrire questi accessori nel 2003 e oltre.
CONDIZIONI METEO IN TEMPO
REALE SU SCUBASTATION
Grazie a
meteoscuba, è ora possibile controllare le condizioni meteo a
Genova e sul Levante Ligure, in tempo reale.
Troverai in fondo alla pagina IMMERSIONI, una
finestra di collegamento con l'ora di Greenwich, la temperatura, lo stato del cielo,
direzione e velocità
del vento. Per informazioni più dettagliate visita il sito www.meteoscuba.com
.
Se desideri ulteriori informazioni sui corsi, sulle mete subacquee o sulle nostre iniziative invia
un messaggio di posta elettronica con le tue domande a
info@scubastation.it